La desolante verità sui centri storici: ecco perché i commercianti stanno scomparendo

Il calo delle attività commerciali nei centri urbani: cause, conseguenze e soluzioni proposte dalla Confesercenti Terni. Il dibattito sulla necessità di garantire un centro cittadino pulito, sicuro e vivace è al centro delle discussioni tra cittadini, commercianti e amministratori locali. Le preoccupazioni spaziano dal supporto agli esercizi commerciali e alle famiglie, alla creazione di una città più […]

Il calo delle attività commerciali nei centri urbani: cause, conseguenze e soluzioni proposte dalla Confesercenti Terni.

Il dibattito sulla necessità di garantire un centro cittadino pulito, sicuro e vivace è al centro delle discussioni tra cittadini, commercianti e amministratori locali. Le preoccupazioni spaziano dal supporto agli esercizi commerciali e alle famiglie, alla creazione di una città più decorosa e sicura. Questo tema è particolarmente urgente in un contesto in cui molte aree urbane rischiano di essere progressivamente abbandonate, un fenomeno accentuato dalla chiusura degli sportelli bancari, che ha portato alla successiva scomparsa di negozi al dettaglio, sia fissi che ambulanti.

La riduzione di servizi essenziali per i consumatori, nonostante nuove aperture in altre zone commerciali, sta avendo un impatto significativo sull’economia e sul tessuto sociale delle città. Questo è particolarmente preoccupante alla luce dell’invecchiamento della popolazione, con Terni che registra un 28,6% di cittadini anziani, Narni un 29,2%, e Orvieto un 30,4%. L’incremento della popolazione anziana è strettamente collegato alla migrazione dei giovani in cerca di migliori opportunità lavorative. Al riguardo, la Confesercenti di Terni ha espresso la necessità di aprire un dialogo urgente con la Regione Umbria per accelerare l’istituzione di un Istituto Tecnologico Superiore, già riconosciuto dalla Prefettura, per sopperire alla carenza di competenze professionali specialistiche.

Analizzando ulteriormente i dati relativi al commercio, Sergio Giardinieri, presidente della Confesercenti di Terni, ha confermato un trend preoccupante: un calo significativo delle attività commerciali nei centri storici umbri, e in particolare a Terni. Nel report di gestione del 2023 emerge che, rispetto al giugno dell’anno precedente, a Terni si è verificata una riduzione di 250 esercizi commerciali, con una situazione particolarmente critica nel centro città. Questa contrazione ha coinvolto sia le attività commerciali tradizionali che i punti vendita di servizi e tecnologia. Tuttavia, c’è una nota positiva: il settore turistico e ricettivo ha mostrato segni di crescita, con un incremento degli arrivi del 15,5% e delle presenze del 28,6% rispetto al 2022, come confermato dai dati dell’AUR.

Invertire questa tendenza è una sfida complessa, ma un primo passo potrebbe essere rappresentato da interventi mirati per calmierare i canoni di locazione degli immobili commerciali nei centri storici, rendendoli più accessibili e favorendo così la rivitalizzazione delle aree urbane.

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